Nell'ottica di una gestione consapevole e sostenibile della risorsa geotermica Regione Toscana sin dal 2007 si è preoccupata di indagare lo stato di salute della popolazione residente nelle aree geotermiche.

La ricerca epidemiologica si è svolta in fasi successive e una tappa importante è stata segnata dalla Delibera 937/2014 con cui la Regione Toscana ha deciso di finanziare il Progetto “Geotermia e salute in Toscana – Fase IV” con l'istituzione di un gruppo di lavoro coordinato da ARS e composto da ARPAT, ASL di Siena e Grosseto, zone socio-sanitarie di Amiata, Amiata grossetana e Val d’Orcia, medici generici e pediatri che operano nelle aree di interesse.

Dal punto di vista epidemiologico si passa da una impostazione di tipo descrittivo - basata su dati esistenti - a metodologie più idonee a valutare le possibili associazioni tra esiti sanitari e fattori di rischio. In particolare è in corso un'indagine campionaria sulla popolazione residente nel bacino geotermico (comuni di Arcidosso, Santa Fiora, Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio e Castel del Piano) volta a valutare l’esposizione individuale ad acido solfidrico ed ad altre sostanze attraverso il confronto con la popolazione generale amiatina.

ARPAT, avrà il compito di valutare l’esposizione individuale ad acido solfidrico attraverso la predisposizione di mappe diffusionali che tengano conto delle emissioni delle centrali geotermiche, delle emissioni naturali, della meteorologia e topografia dell’area di interesse. Con tali mappe sarà possibile valutare gli indicatori di salute di coloro che vivono o hanno vissuto in corrispondenza dei diversi livelli delle ricadute delle emissioni.

Nell'ambito del progetto è stato costituito l’osservatorio permanente sulla salute dei cittadini che funge da punto di riferimento per tecnici, amministratori e cittadini sugli stati di avanzamento delle attività ed è ubicato nella piazza principale del Comune di Santa Fiora.